Sono un insegnante di sostegno ormai al 5 anno di seguito a tempo determinato e fra 18 mesi in pensione. Quest’anno pur facendo la 1 media ho un bambino che ha un PEI differenziato e programma di 1-2 elementare. Pensa che sia opportuno fargli imparare l’uso della calcolatrice o rimanere nelle operazioni (usa le dita) evitando anche il riporto? Grazie per il blog di aiuto!
Salve,
non conoscendo il ragazzo purtroppo mi rimane difficile darle indicazioni precise poiché ogni singola persona, come lei ben sa, ha i suoi punti di forza e punti deboli.
Cerco, per quanto mi è possibile, di rispondere alla sua domanda. La calcolatrice è uno strumento di uso comune che tutti, al giorno d’oggi, utilizziamo; credo quindi che insegnarglielo non sia sbagliato, soprattutto se è un bambino che ha delle difficoltà nel calcolo (come lei mi ha accennato). L’uso delle dita gli sarà sicuramente utile quando, nella vita di tutti i giorni, si troverà a dover fare dei piccoli conti. Per quanto concerne il riporto, è un passaggio non semplice; per dirle quindi se è il caso di affrontarlo o meno bisognerebbe conoscere l’alunno. Potrebbe, se lo ritiene opportuno, provare a spiegarglielo con la casa delle unità e delle decine. Lo può trovare nella sezione quaderni di matematica per la classe seconda (tra le foto del quaderno trova proprio il lavoro che ho svolto con i bambini per presentarglielo). Però lo farei in modo molto tranquillo e un passettino per volta, assolutamente senza correre. Spero di esserle stata un po’ d’aiuto. Nel caso abbia ancora delle domande non esiti a contattarmi nuovamente.
Sono un insegnante di sostegno ormai al 5 anno di seguito a tempo determinato e fra 18 mesi in pensione. Quest’anno pur facendo la 1 media ho un bambino che ha un PEI differenziato e programma di 1-2 elementare. Pensa che sia opportuno fargli imparare l’uso della calcolatrice o rimanere nelle operazioni (usa le dita) evitando anche il riporto? Grazie per il blog di aiuto!
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non conoscendo il ragazzo purtroppo mi rimane difficile darle indicazioni precise poiché ogni singola persona, come lei ben sa, ha i suoi punti di forza e punti deboli.
Cerco, per quanto mi è possibile, di rispondere alla sua domanda. La calcolatrice è uno strumento di uso comune che tutti, al giorno d’oggi, utilizziamo; credo quindi che insegnarglielo non sia sbagliato, soprattutto se è un bambino che ha delle difficoltà nel calcolo (come lei mi ha accennato). L’uso delle dita gli sarà sicuramente utile quando, nella vita di tutti i giorni, si troverà a dover fare dei piccoli conti. Per quanto concerne il riporto, è un passaggio non semplice; per dirle quindi se è il caso di affrontarlo o meno bisognerebbe conoscere l’alunno. Potrebbe, se lo ritiene opportuno, provare a spiegarglielo con la casa delle unità e delle decine. Lo può trovare nella sezione quaderni di matematica per la classe seconda (tra le foto del quaderno trova proprio il lavoro che ho svolto con i bambini per presentarglielo). Però lo farei in modo molto tranquillo e un passettino per volta, assolutamente senza correre. Spero di esserle stata un po’ d’aiuto. Nel caso abbia ancora delle domande non esiti a contattarmi nuovamente.
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